Circa un anno fa, tramite un collega in comune, mi scriveva Jennifer Gidley, già presidente della World Futures Studies Federation, per chiedermi se l’Italian Institute for the Future fosse interessata a tradurre in italiano il suo “The Future: A Very Short Introduction”, edito dalla Oxford University Press. Ovviamente dissi subito di sì e oggi l’edizione italiana è finalmente disponibile!
In questa brillante ‘breve introduzione’ al futuro, Jennifer Gidley offre anche al lettore italiano una sintesi chiara ed efficace non solo di ciò che rappresenta l’ambito di lavoro degli studiosi e dei professionisti dei futures studies, ma anche delle diverse tendenze, teorie, concezioni di questa meta-disciplina. Dimostra perché l’idea di una scienza del futuro, chimera perseguita a partire dall’Illuminismo, sia sbagliata; e perché invece dobbiamo parlare di futuri al plurale, cosa che richiede un radicale cambiamento di paradigma nel modo in cui pensiamo all’avvenire.
I cinque approcci ai futuri proposti da Gidley, che prendono le mosse da quello empirico-positivista della futurologia classica per poi dipartirsi sotto la spinta della svolta postmodernista nelle scienze sociali, mostrano che i futures studies non sono affatto un settore ormai sorpassato che non ha più molto da dire, ma godono oggi di grande dinamismo e creatività.
Il libro è stato tradotto da Vincenzo Torre con la mia prefazione. Si può acquistare sul sito di Italian Institute for the Future e su Amazon.