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Comunicazione della scienza

È difficile stabilire il momento in cui ho iniziato a interessarmi di comunicazione della scienza. Le ispirazioni sono comuni a moltissime persone che hanno intrapreso questa strada: i libri di divulgazione di Isaac Asimov, quelli di Piero Angela, poi più avanti i testi principali di divulgazione nel settore della fisica e della cosmologia, che da sempre costituiscono la mia principale passione e il mio settore di specializzazione nell’ambito comunicazione scientifica: Stephen Hawking, Paul Davies, John Barrow, Roger Penrose, Brian Greene.

L’inizio di una carriera professionale in questo settore risale al 2011. Subito dopo il Master in Politiche e Istituzioni Spaziali conseguito nel luglio di quell’anno, in settembre inizio a lavorare per Fanpage, che quell’anno era agli inizi dell’avventura editoriale che l’avrebbe portato a diventare il primo quotidiano online in Italia per numero di lettori. Tra i tanti “canali” su cui il quotidiano intendeva puntare spuntava la Scienza. La redazione, che dalla fondazione ha sede a Napoli nello splendido borgo di Santa Lucia, era in cerca di un collaboratore per l’area scientifica, e i miei – allora modesti – trascorsi come articolista per riviste e, soprattutto, l’esperienza in corso con il progetto dell’Osservatorio Apocalittico, esperimento di divulgazione scientifica per smentire le bufale sulla fine del mondo, convinsero i caporedattori ad affidarmi l’incarico, in affiancamento a Nadia Vitali, redattrice fissa dell’area Scienze. La mia collaborazione, iniziata nel settembre 2011, è proseguita fino all’ottobre 2013. Alcuni dei miei contributi hanno ricevuto decine di migliaia di condivisioni e mi fa piacere scoprire che ancora oggi sono commentati dai lettori.

Nel frattempo, nel dicembre 2011 entro nell’Ufficio Comunicazione della Città della Scienza di Napoli, il primo science centre in Italia. In breve tempo dall’attività di sviluppo dei contenuti di comunicazione digitale per la Città della Scienza – che resta la mia principale mansione fino al gennaio 2015, quando ho lasciato la struttura – mi sposto sul versante della comunicazione della scienza, entrando nel team di progettazione dell’edizione 2012 di Futuro Remoto, il primo storico festival della scienza in Italia (nato nel 1987), dedicato quell’anno al tema dello Spazio. Per Futuro Remoto 2012 sviluppo la sezione “Verso l’infinito e oltre” della mostra temporanea, dedicata alla fantascienza. La mostra andrà distrutta nel rogo doloso che ha colpito la struttura il 4 marzo 2013. Insieme ai colleghi dell’Ufficio Comunicazione, sviluppo il piano comunicazione di Futuro Remoto 2012, con l’allestimento di un sito web dedicato e di rubriche da me curate dedicate ai temi del futuro del settore aerospaziale. Nel corso di quell’edizione organizzo inoltre a Città della Scienza una due giorni di approfondimento dedicata alla fantascienza italiana.

Mi occupo successivamente dello sviluppo del piano di comunicazione di Futuro Remoto 2013, dedicato alle neuroscienze, mentre per l’edizione 2014 sono responsabile dell’organizzazione degli eventi del Festival della Scienza di Napoli, sperimentando un format dedicato alle “Frontiere della scienza” in cui l’ospite scientifico viene affiancato da un giornalista o da un esperto in comunicazione della scienza per facilitare il dialogo con il pubblico. Tra le numerose altre attività, nel corso dei circa tre anni trascorsi a Città della Scienza mi sono occupato anche delle traduzioni in lingua inglese dei contenuti web e dei testi di mostre temporanee. Nel 2014 ho curato la produzione dei contenuti didattici della mostra temporanea “Invenzione rivoluzionarie dall’Antica Cina“, e il piano editoriale del portale Zona Scienze, progetto congiunto tra DeAgostini Scuola e Città della Scienza. Ho avuto modo inoltro di curare numerose interviste a scienziati ed esponenti del mondo della cultura. Di seguito alcune delle mie interviste più importanti sul canale Youtube della Fondazione IDIS:

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E sempre in tema di interviste, queste sono quelle che ho realizzato per Fanpage.it (gli articoli li trovate invece nella pagina dedicata sul sito):

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La mia attività di giornalista scientifico è proseguita con Il Denaro, settimanale economico fondato nel 1991 a Napoli e distribuito in Campania in abbinamento al Sole 24 Ore. Al suo interno, il giornale ha ospitato per alcuni anni una sezione su scienza e tecnologia, “Futura”, curata da Cristian Fuschetto, uno dei migliori giornalisti scientifici napoletani, che ebbi il piacere di conoscere personalmente invitandolo a moderare il primo congresso dell’Italian Institute for the Future, nel novembre 2013, e poi a presentare il mio libro “Futuro in progress“. Nel maggio 2014 Cristian mi invitò a collaborare con il settimanale curando una rubrica, inizialmente intitolata “Pillole di futuro”, e poi poco dopo ribattezzata Tomorrow’s News, su cui ogni settimana ho pubblicato pezzi brevi relativi a tematiche di scienza e tecnologia destinate ad avere un impatto significativo nei prossimi decenni. La collaborazione è proseguita fino al gennaio 2016.

Nell’ottobre 2015 ho vinto una borsa di studio dell’INFN in “Comunicazione e divulgazione della cultura scientifica nel settore della fisica” per frequentare il XXXI ciclo di Dottorato in Fisica e Geologia all’Università di Perugia. Il mio progetto di ricerca cerca di individuare metodologie innovative di comunicazione della scienza nel settore della fisica per affrontare il problema della pseudoscienza e della crescita delle credenze pseudoscientifiche, problema che richiede una ridefinizione dei fondamenti stessi della divulgazione scientifica. In questa ricerca mi sono occupato in particolare di alcune idee ricorrenti della pseudoscienza che riguardano la fisica teorica contemporanea, come il rapporto tra meccanica quantistica e coscienza, la teoria del punto Omega e altre teorie sulla vita dopo la morte, l’ipotesi olografica, l’universo atemporale e così via, utilizzando i metodi della storia delle idee.

Nell’ambito del dottorato, sono stato ammesso nel 2016 all’International Science Journalism School di Erice e nel 2017 ho frequentato l’annuale International Summer School in Philosophy of Physics dell’Università di Urbino. Nel 2018 sono stato per due mesi visiting scholar all’History of Ideas Research Centre della Jagiellonian University di Cracovia. Ho tenuto invited lectures all’Università di Napoli Federico II e Suor Orsola Benincasa, e partecipato come relatore a diversi convegni, pubblicando diversi contributi su riviste scientifiche. La discussione della tesi di dottorato, dal titolo Studies on the popular reception and misconceptions of contemporary theoretical physics, si è svolta il 20 febbraio 2019.

Dal 2017 sono curatore per le Edizioni Cento Autori della collana di divulgazione scientifica “Megaverso. La scienza per tutti”. Per questa collana sono al momento usciti undici titoli, firmati da giornalisti e divulgatori scientifici di primo piano a livello nazionale: L’origine della vita. Gli incredibili esperimenti dell’evoluzione nei mari primordiali di Marco Signore; Onde gravitazionali. Una finestra sul lato oscuro dell’universo di Sandro Ciarlariello; Civiltà extraterrestri. Come e quando scopriremo ET di Corrado Ruscica; Intelligenza artificiale. Nel futuro c’è ancora posto per noi? di Lorenzo Pinna; Buchi neri. Viaggio dove il tempo finisce di Elisa Nichelli; Sulla Luna di Carmine Treanni; Matematica nerd di Emanuele Manco; Alla ricerca dell’universo oscuro di Corrado Ruscica; Il futuro sostenibile di Lorenzo Pinna; e due miei titoli: Universi paralleli. Perché il nostro universo potrebbe non essere l’unico (due edizioni) e La fisica del tempo perduto.

Per proposte di collaborazione o di contributi nell’ambito della mia attività nella comunicazione della scienza, è possibile scrivermi usando l’apposita sezione “Contatti” del sito.

 

1 Comment

  1. Claudio Santoro

    Telmo Pievani parla di esobiologia quando ancora non abbiamo capito i meccanismi della vita?

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